ENGIM Veneto parte dai pregiudizi per educare alla Cittadinanza Globale. Perché “ogni persona è portatore di valori culturali e di storie personali che meritano rispetto.”
Nei mesi di gennaio e febbraio gli alunni e le alunne della classe seconda Operatore della Grafica Multimediale (OGM) della Scuola di formazione “Leone XIII” di Vicenza, sono stati coinvolti nel percorso di educazione civica “Diversità: l’Italia, l’Unione Europea e Noi”, promosso e sviluppato da ENGIM Veneto nel quadro delle attività di Educazione alla Cittadinanza Globale.
L’esperienza si è articolata in tre incontri di due ore ciascuno ed è stata sviluppata in classe da un educatore, con il supporto del formatore di storia e diritto.
Obiettivo è stato quello di offrire agli alunni uno sguardo globale sul sistema di organizzazione sociale del quale fanno parte, dei motivi per cui esiste e di come quest’ultimo sia composto da milioni di persone come loro, con diverse caratteristiche culturali e personali, che vanno valorizzate per costruire una società basata sul dialogo e libera da pregiudizi.
La visione di video, ascolto di musiche, giochi e dibattiti hanno spinto gli alunni a conoscere la grande diversità esistente nella propria società e a riconoscerla come un’opportunità di confronto e di crescita personale.
Si è partiti dall’analisi del nostro Paese e dai valori di solidarietà fondanti della nostra Costituzione. In secondo luogo si è ampliato lo sguardo sul mondo partendo dall’Unione Europea, da ciò che fa per noi quotidianamente e dalla ricchezza culturale dei popoli che la compongono, diversi ma uniti in un dialogo che hanno instaurato per convivere evitando lo scontro e raggiungendo il bene comune. Si è infine giunti ad analizzare la classe stessa, ragionando a fondo sulla sua multiculturalità, fotografia del mondo. Anche la seconda OGM, come molte altre classi, è composta da alunni provenienti da luoghi e nazioni diverse, con punti di vista sul tempo, lo spazio, la vita e le relazioni tutti da scoprire.
Ogni alunno è portatore non solo di valori culturali ma anche di storie personali che meritano rispetto.
Attraverso il “gioco dei pregiudizi” gli alunni, con molta passione, coinvolgimento e protagonismo, hanno saputo dibattere facendo uscire allo scoperto le difficoltà di convivenza a volte presenti tra i compagni e valorizzando le peculiarità che rende ognuno di loro unico e speciale, meritevole di essere ascoltato, membro di un gruppo che lo accoglie.
Tutti questi sentimenti e sensazioni sono stati riassunti in un lavoro finale: un elaborato in cui ogni alunno ha portato il suo contributo e che è stato appeso in classe a memoria del percorso realizzato.
Tra lingua, cultura e nuove competenze i nostri studenti vivono la loro esperienza di viaggio verso l’autonomia e l'autostima.
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